Al Capone
RICORDAMI
17/01/1899
25/01/1947
Personaggio storico - Alphonse Gabriel Capone
Al Capone, vero nome Alphonse Gabriel Capone (New York, 17 gennaio 1899 – Miami, 25 gennaio 1947), è stato un criminale statunitense, considerato un simbolo del gangsterismo americano e della crisi della legalità che gli Stati Uniti ebbero ad affrontare durante il proibizionismo.
Capone nacque a Brooklyn, borough di New York,... [Leggi tutto]Al Capone, vero nome Alphonse Gabriel Capone (New York, 17 gennaio 1899 – Miami, 25 gennaio 1947), è stato un criminale statunitense, considerato un simbolo del gangsterismo americano e della crisi della legalità che gli Stati Uniti ebbero ad affrontare durante il proibizionismo.
Capone nacque a Brooklyn, borough di New York, il 17 gennaio del 1899, ultimogenito dei nove figli di Gabriele Capone (1865-1920), barbiere, e di Teresa Raiola (1867-1952), sarta, ambedue immigrati italiani originari di Angri (in provincia di Salerno).
Il giovane Capone crebbe in un ambiente povero e degradato, dove ben presto entrò in contatto con piccole gang di microcriminalità minorile insieme ai fratelli Vincenzo, Ralph e Frank, dopo aver abbandonato la scuola all'età di undici anni. Nel 1913 Capone si trasferì insieme ai suoi genitori a Navy Street, un'altra zona di Brooklyn, dove si unì alla gang dei South Brooklyn Rippers e poi ai Forty Thieves Juniors e ai Five Point Juniors, per poi finire nella banda criminale dei Five Points Gang sotto la guida del gangster Johnny Torrio, dove conobbe Frankie Yale e Lucky Luciano.
Nel 1917, su raccomandazione di Torrio, Capone fu assunto come buttafuori e barista nel locale Harvard Inn di Frankie Yale a Coney Island, che serviva come copertura ad un bordello gestito da Yale stesso. Fu in questo periodo che gli fu attribuito il soprannome di "Scarface", a causa di una cicatrice sulla guancia sinistra che gli venne causata da un certo Frank Galluccio, il quale colpì Capone con un rasoio perché aveva espresso commenti pesanti sulla sorella mentre si trovava all'Harvard Inn. Nel 1918 Capone sposò una ragazza irlandese di nome Mae Coughlin, con cui ebbe un figlio, che venne chiamato Albert Francis. Dopo la nascita del figlio, Capone smise di lavorare per Yale e si trasferì a Baltimora, dove lavorò come contabile in un'impresa di costruzioni e, alla morte del padre Gabriele nel 1920, tornò a New York al servizio di Yale.
Nel 1919 Capone venne inviato a Chicago per mettersi al servizio di Johnny Torrio, che aveva preso il controllo del "Sindacato del crimine" chicagoano dopo aver fatto assassinare il gangster Giacomo "Big Jim" Colosimo; il trasferimento di Capone avvenne con l'approvazione di Frankie Yale e del suo socio, il mafioso siciliano Giuseppe "Joe" Masseria, esponente di punta della «Mano Nera».
Torrio affidò a Capone la gestione del night club Four Deuces, che era anche uno speakeasy, una bisca e un bordello. Ben presto Capone chiamò anche il fratello Ralph ad aiutarlo nelle sue attività illegali e si associò al gangster ebreo Jack Guzik, implicato anche lui nello sfruttamento della prostituzione, che sarebbe diventato uno dei suoi migliori amici. Il "Sindacato" di Torrio e Capone riuscì a controllare il South Side di Chicago, associandosi al gangster irlandese Dean O'Banion, boss della North Side Gang, e ai fratelli Genna, mafiosi siciliani che controllavano il West Side di Chicago appoggiati da Mike Merlo, presidente dell'Unione Siciliana, un gruppo che assicurava copertura politica ai gangster della città.
Nel 1923 William "Big Bill" Thompson, sindaco corrotto di Chicago appoggiato da Torrio e Capone, perse le elezioni a favore del riformista William Dever, che decise di usare il pugno di ferro contro i gangster; per queste ragioni, Torrio e Capone spostarono gran parte delle proprie attività a Cicero, nell'Illinois, protetti dal sindaco corrotto Joseph Klenha, dove fissarono il loro quartier generale all'Hawthorne Hotel. Capone allora incaricò i fratelli Ralph e Frank di aprire un bordello e una bisca, che fu chiamata The Ship, a Cicero.
Il 1º aprile 1924, a Cicero si tennero le elezioni in un clima di violenza: duecentocinquanta scagnozzi di Torrio e Capone bruciarono le case degli avversari democratici del sindaco Joseph Klenha e li picchiarono selvaggiamente davanti agli sguardi indifferenti degli abitanti. Però, durante questi assalti, Frank, fratello di Capone, venne ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia; Capone decise allora di intensificare le violenze contro gli avversari politici e la polizia, in cui finì ucciso un ufficiale; a causa di questo clima violento, il sindaco Klenha venne rieletto. Alcune settimane più tardi, Capone uccise in un bar un certo Joe Howard, un malavitoso che aveva pesantemente insultato lui e il suo amico Jack Guzik perché gli avevano rifiutato un prestito; il procuratore William H. McSwiggin accusò Capone dell'omicidio ma non riuscì a farlo condannare perché i testimoni oculari ebbero delle "amnesie" nel ricordare l'identità dell'assassino.
La guerra tra bande.
Nell'aprile 1924 il gangster Dion O'Banion cominciò a sequestrare i camion carichi di alcolici dei fratelli Genna, i quali chiesero il permesso di ucciderlo a Mike Merlo, il presidente dell'Unione Siciliana, che glielo rifiutò perché non voleva fare scoppiare una guerra; qualche tempo dopo però O'Banion imbrogliò anche Torrio con uno stratagemma e lo fece finire in carcere; il 10 novembre O'Banion venne assassinato dentro il suo negozio di fiori da Frankie Yale, mandato da Torrio e Capone, e da due killer dei fratelli Genna: l'omicidio avvenne due giorni dopo il decesso di Merlo, che morì di cancro, il quale non avrebbe mai acconsentito al delitto. Ai funerali di O'Banion, a cui erano presenti più di ventimila persone, c'erano anche Torrio e Capone.
Il comando della North Side Gang passò ai gangster Earl "Hymie" Weiss e George "Bugs" Moran, i quali decisero di vendicare l'assassinio di O'Banion cercando di uccidere Torrio, che rimase gravemente ferito nell'agguato ma si salvò, decidendo di cedere il comando del "Sindacato" a Capone e di ritirarsi in Italia. Capone stesso però fu vittima di una dozzina di tentativi di omicidio da parte di Weiss e Moran, riuscendo sempre a salvarsi; invece i fratelli Genna furono decimati dalla North Side Gang e costretti a lasciare Chicago.
Nel periodo successivo Capone si rese responsabile di alcuni efferati delitti, che gli diedero notorietà presso l'opinione pubblica statunitense: nel dicembre 1925 uccise il gangster Richard Lonergan e due dei suoi uomini che erano entrati in uno speakeasy di Frankie Yale a Brooklyn e lo avevano pesantemente insultato mentre si trovava lì ospitato da Yale stesso; nell'aprile 1926 il procuratore William H. McSwiggin, che in passato aveva accusato Capone di omicidio, venne massacrato in un bar di Cicero mentre era in compagnia del gangster Klondike O'Donnell, acerrimo nemico di Capone che però riuscì a salvarsi dagli spari.
Per via di questo delitto, Capone fu costretto a fuggire a Lansing, in Michigan, per poi tornare a Chicago nel luglio 1926 per affrontare le accuse di omicidio, ma le autorità non avevano prove sufficienti per portarlo in tribunale e lo lasciarono libero. Il 20 settembre 1926 Capone uscì illeso da un altro agguato compiuto da un gruppo di fuoco di Hymie Weiss presso il suo quartier generale all'Hawthorne Hotel di Cicero e decise di proporre una tregua alla North Side Gang ma Weiss rifiutò, venendo per questo assassinato dai killer di Capone l'11 ottobre.
Coinvolgimento nella guerra castellammarese.
Nel 1926 Capone fece nominare il suo socio Antonino Lombardo presidente dell'Unione Siciliana di Chicago, entrando però in contrasto con il suo concorrente alla nomina, il mafioso siciliano Giuseppe "Joe" Aiello, che aveva preso il posto dei fratelli Genna ed era sostenuto da Frankie Yale; invece Capone era appoggiato dal boss Joe Masseria, che provvide anche ad affiliarlo in «Cosa Nostra» nonostante non fosse di origini siciliane e fosse implicato nello sfruttamento della prostituzione, attività considerata disonorevole dai mafiosi siciliani.
Nel 1927 Aiello cercò l'aiuto di Bugs Moran, diventato il boss della North Side Gang dopo l'uccisione di Hymie Weiss, per contrastare Capone, che rispose inviando alcuni killer che spararono contro il panificio di Aiello causando il ferimento di suo fratello Tony. Inoltre Capone ottenne l'approvazione di Joe Masseria per eliminare Frankie Yale, che aveva sostenuto Aiello e dirottava i camion carichi di alcolici destinati a Capone: il 1º luglio 1928 una squadra di killer proveniente da Chicago massacrò Yale a colpi di mitra Thompson in una strada di Brooklyn. Nel periodo successivo Aiello scatenò una rappresaglia contro gli associati di Capone, che fece lo stesso; infine Aiello assoldò gli uomini della North Side Gang per uccidere Antonino Lombardo e divenne così il presidente dell'Unione Siciliana, dopo aver fatto eliminare anche Pasquale Lolordo, sostenuto da Capone.
Capone allora incaricò il suo socio Jack McGurn di formare una squadra di killer per punire il suo nemico Bugs Moran, che aveva sostenuto Aiello, e andò nella sua tenuta a Miami per avere un alibi: il 14 febbraio 1929 tre uomini di McGurn travestiti da agenti di polizia, accompagnati da due uomini in abiti civili, simularono un'irruzione in un garage al 2122 di North Clark Street, sede del quartier generale della North Side Gang, e allinearono i sette gangster presenti lungo una parete, come per un normale controllo di polizia, fucilandoli alla schiena con mitragliatrici Thompson, un fucile da caccia e una rivoltella; tuttavia i killer non trovarono Bugs Moran nel garage perché arrivò proprio durante la loro irruzione e riuscì a fuggire. Il massacro, che venne soprannominato «strage di San Valentino» dalla stampa, suscitò molto clamore presso l'opinione pubblica statunitense e accrebbe la sinistra "fama" di Capone.
La cella dell'Eastern State Penitentiary di Philadelphia dove Capone fu rinchiuso dopo l'arresto del 1929
Il 20 marzo 1929 Capone venne convocato davanti ad un grand jury per rispondere sui fatti di sangue di Chicago. Mentre lasciava l'aula, venne arrestato dagli agenti per oltraggio alla corte, ma pagò una cauzione di 5.000 dollari e venne rilasciato. Nello stesso periodo Capone attirò in una trappola Giovanni "John" Scalise, Alberto Anselmi e Giuseppe "Joe" Giunta, tre mafiosi siciliani che gli stavano causando problemi: li invitò a cena e poi li uccise con una mazza da baseball, prima che i suoi uomini li finissero a colpi di pistola.
Nel maggio 1929 Capone partecipò ad un incontro ad Atlantic City, a cui erano presenti gangster italiani ed ebrei, che concordarono strategie comuni per una divisione del contrabbando di alcolici e gettarono le basi per la creazione di un "Sindacato nazionale del crimine"; il 17 maggio però Capone e la sua guardia del corpo vennero arrestati a Philadelphia per il possesso di armi illegali e condannati ad un anno di carcere ciascuno. Capone però venne rilasciato il 17 marzo 1930 per buona condotta, dopo aver scontato solo nove mesi.
Nell'ottobre 1930, Capone venne autorizzato da Joe Masseria ad eliminare Aiello, che si era associato a Salvatore Maranzano, capo della fazione opposta a Masseria nel quadro della cosiddetta «Guerra castellammarese». Nel 1931, dopo l'uccisione di Masseria, Capone stesso ospitò a Chicago un incontro a cui furono invitati i boss di tutte le Famiglie degli Stati Uniti per discutere le implicazioni della vittoria di Maranzano, che in quell'occasione si fece eleggere «capo dei capi».
Nel 1930 Capone fu dichiarato "nemico pubblico numero uno" dalla stampa statunitense e da J. Edgar Hoover, che lo inserì nella lista dei criminali pericolosi dell'FBI. Andrew Mellon, segretario del Dipartimento del Tesoro, guidò la battaglia del governo statunitense contro Capone e affidò il caso all'agente speciale Eliot Ness, che formò una squadra di funzionari esperti ed incorruttibili, che si erano guadagnati il nomignolo di "intoccabili", i quali intercettarono le telefonate ed esaminarono tutte le transazioni finanziarie dei soci di Capone per incastrarlo, intraprendendo anche sequestri di carichi di alcolici. Le prove raccolte da Ness e dalla sua squadra portarono alla formazione di un grand jury, che incriminò Capone, suo fratello Ralph, i suoi sodali Jack Guzik e Frank Nitti insieme ad altri gangster del "Sindacato" chicagoano per evasione fiscale e violazione del Volstead Act, la legge sul Proibizionismo.
Il 6 ottobre 1931 Capone si presentò in un tribunale federale per l'inizio del suo processo; i suoi sodali si erano procurati l'elenco dei potenziali giurati popolari e cominciarono a corromperli con ogni mezzo possibile, ma all'ultimo momento la giuria fu sostituita da una completamente nuova, che venne messa sotto protezione. Il 17 ottobre la nuova giuria giudicò Capone colpevole solo di una parte delle imputazioni per evasione fiscale, condannandolo comunque a undici anni di carcere e ad una pesante multa di 50.000 dollari.
Capone venne inviato nel penitenziario di Atlanta, in Georgia, dove condusse una vita migliore rispetto al resto dei carcerati perché disponeva di lussi e privilegi e aveva la possibilità di continuare a governare i suoi interessi anche dalla reclusione. Ma, nell'agosto 1934, Capone fu trasferito nel nuovo carcere di Alcatraz, dove ricevette un trattamento più duro, e tutti i contatti con l'esterno vennero così interrotti. Nel 1938 i medici diagnosticarono a Capone una forma di sifilide, contratta in età giovanile, e lo fecero ricoverare nella sezione ospedale di Alcatraz, dove trascorse tutto l'anno. Infine, nel novembre 1939, Capone tornò in libertà, dopo che la sua condanna era stata ridotta a sei anni e cinque mesi per buona condotta e per crediti di lavoro in carcere.
Affetto da una demenza derivata dalla sifilide, venne fatto ricoverare dalla moglie Mae in un ospedale di Baltimora, dal quale venne dimesso nel marzo 1940. Dopo aver lasciato Baltimora, Capone si ritirò nella sua tenuta di Miami, dove continuò le cure; infine il 25 gennaio 1947 venne colpito da un ictus e una polmonite causati dalla malattia, che lo portarono alla morte alla prematura età di 48 anni. Capone venne seppellito al Mount Carmel Cemetery di Chicago.
Influenza sui media.
Il personaggio, per la sua particolare storia e per alcuni suoi lati caratteriali, ben si prestava a divenire oggetto di interesse di certa letteratura popolare e di qualche opera cinematografica. Sullo schermo la sua figura è stata interpretata, fra gli altri, da Jason Robards, Rod Steiger, Ben Gazzara e Robert De Niro, talvolta indirettamente evocata, come per il film Gli intoccabili, incentrato sull'opera degli agenti federali che riuscirono a neutralizzarlo.
I più celebri film che ne parlano sono sicuramente i due Scarface: il primo, diretto da Howard Hawks e interpretato da Paul Muni, si ispira al romanzo omonimo, che per motivi di copyright non usava i veri nomi dei personaggi (qui Capone è Tony Camonte); il secondo è il più celebre Scarface, scritto da Oliver Stone, diretto da Brian DePalma e interpretato da Al Pacino. In questo remake i fatti raccontati sono gli stessi del film di Hawks, che viene romanzato e trasportato nell'America degli anni ottanta, cambiando il traffico di alcol con il traffico di cocaina. Il protagonista è ribattezzato Tony Montana (che si richiama al celebre giocatore di football Joe Montana) ed è un immigrato cubano.
Dal 2010 è interpretato dall'attore inglese Stephen Graham nella serie televisiva Boardwalk Empire, prodotta da Martin Scorsese.
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