David Bowie
RICORDAMI
08/01/1947
10/01/2016
Song writers - David Robert Jones
David Bowie, pseudonimo di David Robert Jones (Londra, 8 gennaio 1947 – New York, 10 gennaio 2016), è stato un cantautore, attore e produttore discografico britannico.
Attivo dalla metà degli anni sessanta, Bowie ha attraversato cinque decenni di musica rock, reinventando nel tempo il proprio stile e la propria immagine e... [Leggi tutto]David Bowie, pseudonimo di David Robert Jones (Londra, 8 gennaio 1947 – New York, 10 gennaio 2016), è stato un cantautore, attore e produttore discografico britannico.
Attivo dalla metà degli anni sessanta, Bowie ha attraversato cinque decenni di musica rock, reinventando nel tempo il proprio stile e la propria immagine e creando numerosi alter ego, come Ziggy Stardust, Halloween Jack, Nathan Adler e The Thin White Duke (il "Duca Bianco"). Dal folk acustico all'elettronica, passando attraverso il glam rock, il soul e il krautrock, David Bowie ha lasciato tracce che hanno influenzato molti artisti.
Come attore, dopo alcune piccole apparizioni, ha avuto successo nel 1976 come protagonista del film di fantascienza L'uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg. Tra le sue interpretazioni si ricordano Furyo di Nagisa Oshima del 1983, Absolute Beginners e Labyrinth - Dove tutto è possibile del 1986, e Basquiat di Julian Schnabel del 1996, nel quale interpretò il ruolo di Andy Warhol e The Prestige di Christopher Nolan, dove interpretò lo scienziato Nikola Tesla.
Dal 1992 Bowie era sposato con la top model somala Iman Mohamed Abdulmajid, da cui ebbe una figlia, Alexandria Zahra (nata nel 2000). La coppia aveva anche un figlio ciascuno dai matrimoni precedenti: Duncan Zowie Haywood Jones (nato nel 1971 dal matrimonio di Bowie con Mary Angela Barnett) e Zulekha (nata dal matrimonio di Iman). Nel 2008 fu inserito al 23º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone, e tra le sue migliori "tracce vocali" ci sono Life on Mars?, Space Oddity, Starman ed "Heroes". Nel 2007 fu indicato dalla rivista Forbes come il quarto cantante più ricco al mondo.
Al ritmo di un disco all'anno, Bowie per parecchi anni non si limitò mai a creare un rassicurante "marchio Bowie" uguale a se stesso: dalle nostalgie beat con Pin Ups, agli incubi orwelliani di Diamond Dogs, al R&B bianco con Station to Station e Young Americans, all'electro pop intellettuale che, secondo molti critici, costituì la sua fase più creativa fra il 1977 e il 1979, con la cosiddetta "trilogia berlinese" di Low, "Heroes" e Lodger, album (salvo il secondo) realizzati solo parzialmente a Berlino, ma comunque influenzati dalle contaminazioni tra rock ed elettronica, di cui erano maestri i gruppi tedeschi Kraftwerk e Neu!.
Decisive le collaborazioni con Brian Eno, altro reduce dal glam rock dei primi settanta con i Roxy Music del dandy Bryan Ferry.
2013-2016: L'ultimo album, Blackstar, e la morte.
L'8 gennaio del 2016, giorno del suo sessantanovesimo compleanno, esce Blackstar, il suo ultimo lavoro. Due giorni dopo, nella notte del 10 gennaio, Bowie si spegne nel suo appartamento di New York per gravi complicazioni epatiche causate da un cancro al pancreas, con cui ha lottato per 18 mesi. Nei giorni successivi all'accaduto Robert Fox, impresario teatrale molto amico di Bowie, nonché produttore di Lazarus, rivelò che la rockstar gli avrebbe confidato di voler intraprendere una cura sperimentale contro il cancro. Fox raccontò inoltre che solo pochi fidati amici e i familiari erano a conoscenza della sua malattia ma che altrettante persone, tra coloro che stavano lavorando alla registrazione di Blackstar, non erano a conoscenza della diagnosi fino alla triste notizia.
Secondo il produttore discografico e amico Tony Visconti, gran parte dei testi delle nuove canzoni contenute in Blackstar farebbero riferimento alla malattia di Bowie e alla possibilità della morte, tanto da far concepire a Bowie l'intero progetto come il suo "canto del cigno", una sorta di addio al suo pubblico.
Il 12 gennaio Blackstar ha debuttato in cima alla UK Albums Chart grazie a vendite superiori alle 100,000 copie, ottenendo la certificazione di disco d'oro in Regno Unito in poco meno di un giorno dalla sua pubblicazione. L'album in poco tempo si impone sulle classifiche mondiali, raggiungendo la prima posizione in vari Paesi, tra cui Belgio, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia, Italia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, dove esordisce in prima posizione nella Billboard 200 con 130,000 copie (risultato mai ottenuto in precedenza da Bowie in vita).
Alcuni giorni dopo, l'azienda Amazon.com rivela di averne esaurito ogni edizione, sia in vinile che in formato CD, riportando di non aver registrato mai un tale numero di vendite in così poco tempo.
Intanto, il mondo della musica è in lutto: il 13 gennaio, durante il suo concerto a Los Angeles, Sir Elton John ha interrotto la scaletta dello spettacolo per rendere omaggio alla rockstar, eseguendo col pianoforte una cover del brano Space Oddity. Tre giorni dopo anche Madonna, nella tappa di Houston del suo Rebel Heart Tour, ha voluto ricordarlo con una cover di Rebel Rebel, e con queste parole: «Voglio omaggiare un uomo che ha ispirato la mia carriera: è stato uno dei geni dell’industria musicale, uno dei più grandi cantautori di sempre e ha cambiato la mia vita quando l’ho visto in concerto a Detroit; mi ha fatto vedere che è OK essere diversi. Il suo spirito rimarrà per sempre con noi». In poche ore milioni di fans e molte star della musica e dello spettacolo hanno preso d'assalto i social network, volendo far sentire il loro dolore e rendendo omaggio il loro appoggio a Bowie: «Siamo scioccati e profondamente rattristati nell'apprendere della morte del nostro caro amico David Bowie. Non solo era un uomo meraviglioso e gentile, ma era un artista straordinario, "the true original"» scrive su Twitter Mick Jagger dei Rolling Stones. «Abbiamo trascorso momenti d'oro insieme, la sua musica era la colonna portante di ogni mia giornata; non posso ancora credere che ci abbia lasciato.» così lo ricorda Paul McCartney su Facebook.
Molti altri personaggi pubblici, come David Cameron, Ricky Gervais, Billy Idol, Pharrell Williams, J.K. Rowling, Cher, Russell Crowe, Kanye West, gli U2, Iggy Pop e Barack Obama si sono detti molto addolorati per la morte del cantante, lasciando dediche, messaggi di cordoglio ai familiari, foto e video sul web.
Il 14 gennaio alcuni tra i maggiori quotidiani americani diffondono la notizia secondo la quale le spoglie di Bowie sono state cremate a New York secondo le disposizioni da lui lasciate, ovvero senza alcun rito di suffragio e senza la presenza di familiari e amici. In seguito, attraverso un comunicato su Facebook, la famiglia, i figli e gli amici più stretti del cantante ringraziano i fan di tutto il mondo per la solidarietà e l'affetto mostrati sui social network, e che avrebbero organizzato una cerimonia di commemorazione privata.
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MemoriamBook creato da Marco Piccione
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Marco Piccione
8 years ago
David Bowie - Heroes